L’idea delle scale mobili per raggiungere Forte Belvedere da San Niccolò non è stata accantonata. La proposta, rispolverata da Regione Toscana e Palazzo Vecchio in primavera su una vecchia idea di Eugenio Giani del 2008 e che era stata bocciata pochi mesi fa dai residenti del rione interessato, è invece tra i 49 i progetti individuati dall’amministrazione nel nuovo avviso pubblico per la ricerca di sponsorizzazioni per interventi di restauro sui beni culturali della città (all’interno del progetto Florence I Care intrapreso dal 2011).
Tra i vari interventi in cerca di sponsor infatti c’è anche il «sistema di risalita» per collegare San Niccolò e il fiume Arno con il Forte di Belvedere e il Museo Bardini. Il valore dell’intervento è di 5.384.757 euro. Nella scheda è specificato che «le ipotesi allo studio sono diverse e devono essere sviluppate integrando la mobilità pedonale con un sistema meccanizzato». I possibili percorsi sono tre: la prima da Porta San Miniato lungo le mura sino al Forte, la seconda che entra anche nel giardino Bardini e attraversa Costa San Giorgio, la terza che prevede di accedere dalla sede della Facoltà d’Architettura a Palazzo Vegni, e attraversa i giardini compresi tra San Niccolò e le mura. Tecnologicamente le soluzioni meccanizzate sono due: «Una funicolare o cremagliera su binari» o «un sistema di scale mobili o tapis roulant».
Al momento il progetto però è ancora fermo allo studio di fattibilità. Se poi qualcuno — soggetto pubblico o privato — dovesse farsi avanti, in base al tipo di offerta presentata (sponsorizzazione tecnica diretta, sponsorizzazione tecnica indiretta o sponsorizzazione finanziaria) e all’eventuale progetto proposto, verrà avviato il relativo iter per permessi e autorizzazioni.
Tra gli altri interventi compresi nel bando (per un valore complessivo di circa 38 milioni di euro) ci sono il completamento del masterplan su Santa Maria Novella con gli atelier per gli artisti che saranno ospitati al Museo Novecento, i laboratori per artigiani e il «Polo della creatività»; il ristorante della cavea all’interno della torre scenica del Teatro dell’Opera, il sistema di videosorveglianza a Ponte Santa Trinita, la via Crucis a Piazzale Michelangelo, la scalinata della Basilica di San Miniato al Monte, il restauro dell’organo seicentesco di Santo Spirito e dell’orologio del Forte Belvedere, nuove sedute del Salone de’ Cinquecento, la sistemazione delle Gualchiere di Remole.
«È un’occasione per chi ama Firenze e la cultura che in questo modo può contribuire a valorizzare e riqualificare il nostro patrimonio artistico — commenta la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini — Gli interventi in lizza sono molteplici e di vario genere, luoghi e opere preziose che potranno mantenere il loro valore e la loro riconoscibilità anche grazie alla generosità dei cittadini».