Cosa spetta a chi vive in affitto all’interno del condominio? Entro quando va pagata questa quota? Cosa può pretendere il locatario?

Chi vive in un appartamento in affitto non è esente dal pagamento delle spese condominiali. Certo, anche il proprietario deve fare la sua parte. Ma quali sono le spese che competono all’inquilino?

In linea generale, gli oneri accessori vengono divisi tra locatore e conduttore in questo modo. Al locatore, cioè al proprietario, spettano le spese di gestione e di manutenzione straordinaria e, in particolare, quelle che riguardano i lavori per rinnovare, modificare o sostituire parti, anche strutturali, dell’edificio e per realizzare e/o integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici dell’immobile. Al conduttore, vale a dire all’inquilino, spettano le spese di gestione e di manutenzione ordinaria. Significa che deve farsi carico di tutto ciò che serve a mantenere efficiente l’immobile e a rimuovere il deterioramento prodotto dall’utilizzo del bene affittato.

In alcuni casi, la spesa relativa allo stesso bene viene divisa tra le due parti. Si pensi all’ascensore: il padrone di casa dovrà sobbarcarsi insieme agli altri proprietari il costo dell’installazione e della manutenzione straordinaria per un guasto, mentre il locatario verserà la sua parte per la manutenzione ordinaria prevista dalla legge. Vediamo, allora, nel dettaglio quali sono le spese che competono all’inquilino.

Come detto poco fa, l’inquilino deve farsi carico delle spese condominiali legate, soprattutto, alla manutenzione ordinaria. È il caso dei costi sostenuti o da sostenere per la manutenzione di:

All’inquilino spetta pagare anche il rifacimento delle chiavi (ad esempio, se le perde) e delle serrature, la sostituzione di un vetro che si è rotto o la tinteggiatura delle pareti.

Dicevamo prima dell’ascensore. Ma all’interno del condominio sono diversi gli impianti che vanno controllati o sistemati anche perché la legge lo richiede.

Oltre agli impianti, tra le parti comuni del condominio che interessano l’inquilino ci sono anche gli arredi (corrimano, marmi, cassette della posta, ecc.) e gli armadietti dei contatori: chi vive in affitto dovrà farsi carico della loro manutenzione ordinaria.

Le spese a carico dell’inquilino non riguardano soltanto quello che c’è all’interno dell’androne dell’edificio ma anche alcune parti esterne. Il conduttore, infatti, deve pagare la manutenzione ordinaria di:

A proposito di aree verdi, è sempre l’inquilino a sostenere la parte di spesa che spetta per la riparazione degli attrezzi utilizzati per la manutenzione del giardino e la sostituzione dei fiori.

Il conduttore deve farsi carico dei consumi di energia elettrica che riguardano l’attività di amministrazione del condominio, così come deve farsi carico del 90% della spesa relativa a:

L’inquilino deve pagare, infine, le spese per l’acquisto dei bidoni per la spazzatura e per la derattizzazione e disinfestazione dei locali di raccolta rifiuti e dei contenitori dei rifiuti.

L’inquilino deve versare la quota di spese condominiali entro 20 giorni da quando il proprietario le ha pretese. Prima, però, può pretendere di vedere il dettaglio delle spese attraverso i relativi documenti giustificativi (ricevute, fatture, ecc.). Il padrone di casa dovrà mostrare questi documenti solo se l’inquilino li chiede.

Nel mio palazzo siamo sprovvisti di regolamento condominiale. Cosa si può fare?

In assenza di regolamento condominiale si applicano le norme stabilite dal codice civile e dalla legge, che sono poi quelle indicate nell’articolo.

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