Operaio morto nell’ascensore del Ministero, il giallo sulla tragedia di Fabio Palotti: dal buco di 14 ore alla sicurezza dell’impianto - Il Riformista

2022-10-09 22:01:07 By : Ms. Sunnie Huang

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Come e quando è morto Fabio Palotti? Sono le due domande fondamentali a cui dovrà rispondere la Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo di indagine sull’incidente sul lavoro costato la vita all’operaio 39enne morto dopo essere precipitato nel vano di un ascensore all’interno del palazzo della Farnesina, sede del ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale.

Da chiarire nell’inchiesta della procura capitolina per omicidio colposo, per ora contro ignoti, è quando il tecnico ascensorista di Torre Maura, papà di due bambini di 12 e 2 anni, sia precipitato nell’intercapedine. Palotti copriva il turno dalle di lavoro dalle 14:30 alle 22 e dalle 18:30 nessuno l’aveva più sentito né visto: cinque minuti prima suo telefonino non era più in linea e quella, forse, è l’ora della sua morte.

Tra il possibile orario della morte e il ritrovamento del corpo c’è un buco di circa 14 ore in cui nessuno si è accorto del 39enne morto al piano seminterrato. “Come è possibile che da ieri solo stamattina è stato ritrovato mio figlio? Non c’è una vigilanza, un controllo interno? Vogliamo sapere come è andata, abbiamo nominato un avvocato”, si è sfogato il padre di Fabio, giunto ieri mattina a piazza Farnesina.

Il ritrovamento del cadavere è avvenuto alle otto del mattino di ieri, 28 aprile, da parte di un collega che ha visto l’auto di Palotti ancora parcheggiata nel piazzale della Farnesina. Nella sala macchine ha trovato anche i suoi effetti personali, nonostante il turno dovesse finire alle 22 della sera precedente. Quindi ha fermato l’impianto, trovando il corpo straziato del collega, con la chiamata ormai inutile ai soccorsi che ne hanno attestato il decesso.

Ma cosa è successo nel pomeriggio di mercoledì al Ministero? Il procuratore aggiunto Giovanni Conzo ha disposto l’autopsia, per stabilire l’ora del decesso, il sequestro dell’ascensore e delle immagini del sistema di videosorveglianza.

Da chiarire, fondamentali saranno gli accertamenti dei carabinieri dell’Ispettorato del lavoro, se nel corso dell’intervento di manutenzione sull’ascensore siano state rispettate le misure di sicurezza e se l’operaio, che lavorava per la Smae ascensori di Roma, (titolare dell’appalto per la manutenzione 24 ore su 24 sugli impianti del Ministero) fosse davvero da solo a eseguire la riparazione.

Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.

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Il Riformista è una testata edita da Romeo Editore srl - PIVA 09250671212 e registrata presso il Tribunale di Napoli, n. 24 del 29 maggio 2019 - ISSN 2704-8039